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Valutazione pre-clinica di nuove terapie per il Mesotelioma Pleurico Maligno

SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO DI RICERCA
FINANZIATO DALLA FONDAZIONE BUZZI UNICEM

CAPO PROGETTO:

Laura Moro (PhD)

SEDE:
Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”

STATO DEL PROGETTO:
Chiuso

SINTESI DELLA RICERCA:
Lo scopo di questo progetto è quello di cercare trattamenti efficaci per la cura del mesotelioma basati sui tratti genetici del tumore del paziente, evitanto effetti collaterali che tipici invece della terapia chemioterapica. 
I ricercatori di questo studio hanno notato che il regettore degli estrogeni beta (Erβ) è un importante biomarcatore e la sua espressione nei campioni di tessuto di pazienti affetti da mesotelioma è da considerarsi come un fattore prognostico legato ad una miglior prognosi. L'alta espressione di ERβ espressione è correlata con il mesotelioma epitelioide che rappresenta l'istotipo più comune e trattabile. Inoltre, i ricercatori hanno notato che questo recettore sembrerebbe avere un ruolo nella modulazione della proliferazione cellulare e nell'attivazione dell'Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR). Potrebbe essere utile il trattamento con inibitori di questo recettore come per esempio il Gefitinib somministrato da solo o in combinazione con gli inibitori di ALK.
Ulteriori recenti dati hanno suggerito un legame tra l'espressione di ERβ  è il metabolismo energetico, suggerendo un razionale per la combinazione di farmaci agonisti ERβ di ed inibitori glicolitici. Gli agonisti di ERβ potenziano gli inibitori glicolitici ed hanno la capacità di rafforzare l'effetto antitumorale del cisplatino associato al pemetrexed anche in vivo (modelli murini).
I ricercatori si sono soffermati anche sullo studio di un nuovo meccanismo di azione del perifosine che è un inibitore di AKT e che inibische la via EGFR/MET-AKT1/3.  
Queste scoperte hanno portato al razionale per poter definire un nuovo approccio translazionale del trattamento del mesotelioma che si spera possa trasformarsi presto in uno studio sperimentale da poter proporre ai pazienti affetti da questa patologia.
Infine, questa ricerca ha portato alla definizione di meccanismi di incremento della chemiosensibilità, attraverso l'inibizione di PARP1, una proteina coinvolta nella riparazione del DNA.
I ricercatori hanno dimostrato come l'inibitore di PARP1 CO-338 abbia un effetto sinergico con il cisplatino.
Tutti questi studi mirano, dunque, a trovare un nuovo e miglior approccio terapeutico per il mesotelioma pleurico maligno.