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Lo studio nasce dalla richiesta presentata dal Ministero della Sanità  britannico (DH) al Centro Nazionale per la Ricerca sul Cancro-NCRI nel marzo del 2010 di delineare  il  quadro sulla situazione attuale della ricerca riguardante il mesotelioma ed altre malattie correlate all’amianto. Più o meno nello stesso periodo, la British Lung Foundation (BLF) riceveva dal settore delle assicurazioni una donazione di 3 milioni di sterline da usare in tre anni per favorire nuove ricerche nel campo delle malattie correlate all’amianto. La BLF decise così di sostenere questo studio a patto che fosse completato in  tempo per  coincidere con l’annuncio della opportunità di finanziamento della loro ricerca, nel novembre 2010.

L’approccio adottato fu quello di contattare per e-mail chiunque nel Regno Unito fosse noto per il proprio coinvolgimento nelle malattie correlate all’amianto chiedendo loro di sottoporre idee per la ricerca (con la richiesta di inoltrare il messaggio ai rispettivi colleghi). Questa relazione rappresenta dunque una sintesi dei punti di vista di scienziati, medici, infermieri, farmacisti, patologi, gruppi di aiuto ai pazienti, singoli pazienti e persone che se ne prendono cura a livello nazionale; è stato inoltre inserito anche un gruppo di esperti internazionali. Ove necessario, ci siamo sforzati di equilibrare le opinioni contrastanti, anche se c’è sempre spazio per la discussione nel caso in cui vengono coinvolte personalità tanto diverse.

Il presente studio è suddiviso in due parti: in primo luogo un quadro della situazione attuale e quindi un’analisi delle opportunità, priorità e potenziali ostacoli rispetto alla ricerca nel futuro. L'obiettivo è quello di far nascere idee e passione per la ricerca in questo settore tanto stimolante, e non di imporre delle limitazioni alle opportunità di finanziamento. Oltre ai tre milioni di sterline in tre anni messi a disposizione dal mondo delle assicurazioni, anche i tradizionali finanziatori della ricerca hanno confermato la loro disponibilità a finanziare una ricerca di alta qualità in questo settore, attraverso i canali di finanziamento esistenti, in particolare nel caso in cui vi siano chiare prospettive di beneficio per i pazienti.

Nel tempo che avevamo a disposizione, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla più grave delle malattie correlate all’amianto, vale a dire il mesotelioma.

Gruppo direttivo incaricato dello studio:
Dr Jane Cope (NCRI)
Dr David Cox (DH)
Dr Sam Janes (UCL)
Dr Mick Peake (Glenfield Hospital, Leicester)
Dame Helena Shovelton (BLF)
Mr Richard Stephens (NCRI)


Sintesi

Questo studio ha evidenziato che nel Regno Unito sono presenti tutti i fattori necessari per dare impulso alla ricerca sul mesotelioma e sulle altre patologie correlate all'amianto.
I componenti chiave sono la competenza, idee per la ricerca, passione e una modesta entità di finanziamenti dedicati, che possono essere utilizzati per dare avvio ad uno sforzo maggiore se gestito abilmente. L’impulso potrebbe essere ancora maggiore qualora fosse possibile aumentare la disponibilità di tessuto e di dati clinici di pazienti affetti da mesotelioma. In un primo momento, quest’ultimo richiederebbe uno studio di fattibilità più approfondito.

La ricerca è necessaria su tutta la gamma dell'epidemiologia ed eziologia (compresa la biologia del tumore), dello screening, della diagnosi e prognosi, della cura e controllo dei sintomi. Vengono evidenziati i temi e le domande chiave per ciascuno di questi settori e mentre il bisogno più grande del paziente riguarda il mesotelioma, tutte le malattie correlate all'amianto trarrebbero vantaggio da una simile gamma di studi..

Se la nuova ricerca viene finanziata con successo in questi settori, sarà poi importante realizzare un lavoro di messa in rete e di coordinamento per garantire un'efficace comunicazione inter-disciplinare, l'attuazione dei risultati e la generazione continua di nuove idee di ricerca.